Colori primari, linee essenziali e un forte equilibrio visivo è ciò che Carlos Hache attraverso le sue illustrazioni trasmette in contesti anche insoliti rispetto alla carta.
Carlos Hache è l’esempio che l’essenzialità è un sostantivo che di sostanza ne ha. Il suo lavoro che sfocia nel mondo del minimalismo, è ricco di significato e di contaminazioni con il mondo della visual art e dell’interior design. Carlos Hache infatti proietta le sue illustrazioni per lo più con soggetti di uomini intersecati tra loro, in luoghi od oggetti diversi dal solito. Dal corpo di un cavallo, alle piscine a bottiglie di detersivi, Carlos crea così un immaginario nuovo e intrigante e sopratutto visivamente diretto. Dai piatti decorati, alle lenzuola e persino sulle candele attraverso le sue illustrazioni sfocia nel mondo dell’arredamento.
Carlos Hache attraverso i suoi lavori ci porta a conoscere il suo mondo puro, semplice e sopratutto tranquillo.
Com’è avvenuto l’approccio con il mondo dell’illustrazione? Qual’è stato il tuo percorso?
Ho iniziato a disegnare da piccolo, mi piaceva ma non ho preso lezioni finché non ho deciso di studiare graphic design e ho capito che ho sempre messo i disegni in tutti i miei lavori di progettazione. Da quel momento ho deciso di studiare illustrazione alla scuola “Arte10” di Madrid. Sono venuto a contatto con molti materiali e tecniche che non conoscevo e mi sono serviti come apprendimento e ispirazione.
Com’è nata l’idea di utilizzare come soggetti dei corpi nudi che si intersecano tra loro?
Penso che l’idea sia emersa, facendo sempre più parte all’evoluzione della tecnica semplificandola sempre di più, sono passato dalla macchia alla linea. Non so perché le figure siano così vicine tra loro… Sarà il mio subconscio. Ricordo di aver fatto molti schizzi nel tempo libero, ho usato un piccolo taccuino e lì in modo rilassato ho provato a fare un puzzle e adattare le figure.
I tuoi lavori trasmettono tranquillità, sei un tipo tranquillo?
Sì, sono molto calmo, cerco la pace e la calma. Magari dipingo quello che cerco.
Come mai utilizzi soltanto i colori primari?
Quando studiavo illustrazione uno degli ultimi lavori era illustrare un libro per bambini, ho fatto uno studio del colore e mi sono connesso con i valori che hanno questi colori. Mi piaceva l’idea della purezza e che il resto dei colori venisse fuori da loro stessi. È un’idea di minimalismo, quei colori mi bastano a esprimermi. È un’idea in cui credo fermamente;
ho sempre pensato che abbiamo bisogno del minimo e che l’essere umano avrebbe bisogno solo della natura per vivere, cioè di ciò che era già stato creato all’origine della vita.
Quando e come hai iniziato a trasportare le tue illustrazioni su basi insolite rispetto alla carta come dei camion, piscine, lenzuola stese e addirittura su un cavallo?
Ho iniziato a trasferire i disegni sulla ceramica e da lì in luoghi non convenzionali per disegnare. Penso che questa idea sia stata innescata in reclusione, cercare oggetti vicino a casa e al vicinato. Ho la necessità di trovare altri posti per dipingere, lo trovo più divertente della carta.
Com’è avvenuto il legame con l’Interior design?
Trovo molto interessante che l’arte sia utile, possa essere toccata e un mezzo con cui interagire.
In quale contesto od oggetto che ancora non hai adoperato vorresti proiettare le tue illustrazioni?
Lo sto ancora cercando, mi ispiro agli oggetti di uso quotidiano che abbiamo in casa, sono anche molto interessato a trasferire la mia arte alla natura.
I soggetti che rappresenti sono fonte della tua immaginazione o persone reali?
Vengono dalla fantasia, ma in passato ho avuto molti riferimenti fotografici che ho disegnato.
Cos’è per te l’essenziale?
Penso che lo stia ancora cercando, ma qualcosa di cui ho sempre avuto bisogno è stato creare e imparare cose nuove.
Durante questo lockdown, cos’è stato per te essenziale?
Ho una nuvola in testa da quel momento, penso che la cosa più essenziale di cui abbiamo bisogno sia la libertà e il contatto con altri umani … Proprio quello che non abbiamo.
Quanto per te less is more?
Potrebbe esserlo in quasi tutto.